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IL RACCONTO SPORTIVO JU-JITSU
Ritorno alle origini: la storia della
spada giapponese - Gli organizzato-
ri di questo seminario hanno rivolto i
loro intenti alla ricerca di un’impor-
tante parte della storia del Giappo-
ne. La leggenda della fondazione del
Giappone include i tre tesori sacri
(Spada, Gemma e Specchio), che fu-
rono donati dalla dea Amaterasu a
suo nipote Ninigi-no-Mikoto, inviato
a governare il paese. La spada, la Ku-
sanagi-no-Tsurugi, fu trovata dal dio
Susanoo nel corpo del drago Yama-
ta-no-Orochi e fu donata ad Amate-
rasu per riconciliazione.
Torniamo a noi, il ken jutsu (ken=
spada; jutsu= arte/combattimento) è
un’arte marziale nipponica costituita
dall’insieme delle tecniche di katana
utilizzate durante i combattimenti:
corpo a corpo. Si differenzia dallo
iaidō in quanto le tecniche vengono
eseguite dopo l’estrazione della spa-
da. La katana è l’anima del Giappone,
lo spirito che lega il passato con il pre-
sente. Bisogna tenere conto che dal
701 al 1602 il bujitsu non aveva ancora
codificato i kata (di solito a coppie), e
inoltre ai guerrieri venivano insegna-
ti i principi, le basi (kihon) affinché
ciascuno utilizzasse la propria intui-
zione o creasse la propria «tecnica».
Dal 1603 le scuole si codificarono:
una tra le più antiche lo shinden fudo
ryu fondata nel XII secolo, nascono i
kata e il ko ryu bujitsu (arte marziale
tradizionale giapponese) ed è il ter-
mine che identifica gli stili. Mi fermo
qui per non tediare i lettori e ritorno
passo dopo passo, come diceva Con-
fucio, per un lungo cammino.
Con lo spirito antico delle due varian-
ti di spada, kenjutsu e iaidō è partito
questo ritorno al passato che, in un
certo senso, e come scoprire più da
vicino chi siamo, da dove veniamo e
semplicemente quale via desideria-
mo percorrere.
Questa iniziativa è stata presentata,
con un tocco tradizionale, dai docen-
ti Alessandro Ormas e Roberto Gra-
nati per il kobudo nipponico e l’uso
del bokuto (spada di legno).
A mio modesto parere l’iniziativa me-
ritava un coinvolgimento più ampio.
Storia, cultura e tecnica. Bun bu ittai,
non dimentichiamo, significa appun-
to «cultura e tecnica camminano as-
sieme». Sarà per la prossima tornata a
livello interregionale!
Concludendo con il raduno del
Team Italia - il lungo week end, gli
esami di verifica e grado, nonché Il
primo raduno del Team Italia di JuJi-
tsu FIJLKAM, che ha visto la presenza
di 160 atleti, divisi per le specialità del
Fighting System, Duo System e Show
System. Gli atleti si sono allenati per
tre ore sotto la guida dei tecnici Pa-
olo Palma, Giovanni Puglisi, France-
sco Scolti, Valeriano Casagrande,
Lorenzo Armino, Stefano Bortolazzi,
Carmelo Guglielmino, Pasquale Stan-
zione, Vittorio Carlucci, Cosimo Co-
sta e la supervisione del referente del
Gruppo attività agonistica Raffaele
Buovolo.
Ad majora ju jitsu.◆