18
IL RACCONTO SPORTIVO LOTTE TRADIZIONALI
Sa Strumpa e le lotte celtiche
Il torneo internazionale Juntos e le prospettive per la lotta sarda
di Saverio Cambiotti - foto di Cristian Mascia
Il torneo Juntos a Villagrande Strisaili ha
celebrato la Sa Strumpa, lotta sarda mille-
naria. Oro per Montisci e grande parteci-
pazione internazionale, grazie all’affinità
con le lotte celtiche. La sfida è far cre-
scere il movimento, anche nelle scuole,
per valorizzare questo «vero spettacolo»
culturaleA
gosto. Piazza centrale
di Villagrande Strisaili.
La voce del pubblico si
mescola con le chiama-
te degli arbitri e con lo
sbattere dei corpi sulla pedana: inizia
lo spettacolo della Sa Strumpa.
Trentuno atleti hanno dato vita alla
dodicesima edizione di «Juntos», tor-
neo internazionale di Sa Strumpa, la
lotta tradizionale sarda riconosciuta
dalla FIJLKAM, dal CONI e dalla UWW.
Scozia, Bretagna, Islanda, Inghilter-
ra, Iran e delegazioni italiane hanno
raccolto l’invito dell’ASD Sa Strumpa
Villagrande, portando in Ogliastra un
respiro europeo che conferma an-
cora una volta l’affinità profonda tra
la lotta isolana e le cosiddette lotte
celtiche.
Il torneo «Juntos» e la parentela
internazionale - «Atleti da tutta la
Sardegna si sono cimentati nell’anti-
ca Strumpa gareggiando con sfidanti
da tutta Europa, e non solo.» ha detto
Antonio Coccoda, presidente dell’as-
sociazione ospitante «Anche in que-
sta edizione hanno partecipato lotta-
tori provenienti da Scozia, Bretagna,
Islanda, Iran, Inghilterra e anche dalla
penisola italiana. Un livello tecnico
elevato ha dato vita a una gara molto
combattuta e spettacolare».
A vincere la categoria fino a 62 kg è
stato il sardo Enrico Montisci, unico
italiano ad aggiudicarsi l’oro in questa
edizione, davanti a Paolo Faggioni e
Gianmario Fancello. Nelle altre clas-
si hanno prevalso gli ospiti stranieri:
Thomas Kerebel dalla Bretagna (62–
68 kg), l’iraniano Moradi Miraghaedi
(68–74 kg), Jack Brown dall’Inghil-
terra (74–81 kg), Julien Rault dalla
Bretagna (81–90 kg), Thomas Gibson
ancora dall’Inghilterra (90–100 kg)
e lo scozzese Ryan Dolan negli oltre
100 kg.
La parentela tecnica tra Sa Strumpa
e le altre discipline di origine celtica
è forte: ad esempio con la backhold
scozzese, la glima islandese, la gou-
ren bretone. «Queste lotte hanno
delle differenze, ma i praticanti delle
varie lotte celtiche sanno compete-
re nei diversi stili. In Sardegna, con il
torneo Juntos, naturalmente si fa la
Strumpa» ricorda Vincenzo Piroddu,
Presidente del Comitato regionale FI-
JLKAM Sardegna.
Radici millenarie e l’essenza della
lotta sarda - L’edizione 2025 ha riba-
dito l’attaccamento della comunità
locale a una disciplina che appartiene
alla storia dell’isola. «La lotta sarda,
Sa Strumpa, ha origini millenarie. È
una lotta che si praticava tra pastori
ed è stata ripresa nel Novecento e
portata fino ai giorni nostri.» ha spie-
gato ancora Piroddu «La speranza è
che cresca il movimento, a livello di
atleti, anche nella stessa Sardegna
ed anche a livello di visibilità. La re-
gione è molto legata a questo stile di
lotta. Non tutti la conoscono eppure
sappiamo che da nord a sud la Stru-
mpa ha tantissimi nomi diversi». Un
patrimonio di denominazioni popo-
lari – Strumpa, Istrumpa, Sastrumpa,
Aghintà, Chintzu partziu – che rac-
conta la diffusione capillare della pra-
tica, tramandata per secoli nelle feste
paesane, nelle fiere agro-pastorali,
durante vendemmie e matrimoni, nei
raduni di leva e nei cortei religiosi.
Un legame antico che affiora anche
nell’archeologia: tra le statue nura-
giche, databili tra il XII e il IX secolo
a.C., spicca il celebre bronzetto di Uta
che raffigura due lottatori impegnati
in una presa.
Il fascino della Strumpa, dunque,
non sta solo nella sua spettacolarità,
ma anche nel linguaggio universa-
le, quello della lotta, che richiama
in modo particolare. In fondo, basta
osservare due bambini che gioca-
no: uno dei loro primi gesti istintivi