Athlon Settembre Ottobre

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IL RACCONTO SPORTIVO JUDO

sivo, concretizzato in uno yuko che

gli consegna una splendida medaglia

mondiale. Un epilogo degno di una

giornata vissuta con grinta, cuore e

determinazione. «Onestamente non

ho parole…» - dichiara emozionato

Francesco - «Oggi mi sembra dav-

vero di vivere un sogno. Nei quarti di

finale ho fatto un errore ma non ho

mollato e sono rimasto in gara. La fi-

nale è stata l’incontro più duro di tut-

ti, ma alla fine ce l’ho fatta.»

Nonostante non abbia raggiunto il

podio, non si può non menziona-

re l’ottima performance di Edoardo

Michele Russo, che ha chiuso la sua

esperienza bulgara con un quinto

posto nella categoria -81 kg. L’atleta

dell’ASD Centro ha sfiorato la meda-

glia di bronzo, come già avvenuto in

occasione dei Campionati Europei,

dimostrando grande combattività e

arrivando a un passo da un risultato

che avrebbe potuto arricchire ulte-

riormente il medagliere italiano. La

sua è una prestazione che, sebbene

priva del metallo, testimonia un valo-

re tecnico e tattico notevole.

L’analisi della direzione tecnica -

Piena soddisfazione anche da parte

della Direzione Tecnica Nazionale

che attraverso le parole di Raffaele

Parlati ha analizzato la trasferta irida-

ta: «Siamo assolutamente soddisfatti

dei risultati ottenuti a Sofia, che di-

mostrano il potenziale e la determi-

nazione dei nostri giovani atleti. La

medaglia d’argento di Matteo Gua-

landi e quella di bronzo di Francesco

Mazzon sono il frutto di un grande

impegno e di un percorso di cresci-

ta che ci rende orgogliosi. Anche il

quinto posto di Edoardo Russo è un

risultato di rilievo, che conferma la

competitività dei nostri ragazzi a li-

vello internazionale. Questi successi,

tuttavia, non devono farci dimentica-

re l’importanza di guardare al futuro.

Le altre nazioni stanno compiendo un

lavoro eccezionale a livello giovanile

e per questo è fondamentale tenere

il passo. Ritengo che il judo italiano

abbia bisogno di un nuovo approccio

per il settore giovanile. Dobbiamo

investire ancora di più nella forma-

zione di base, garantire un supporto

costante agli atleti e ai loro allenato-

ri e creare un sistema che permetta

ai talenti emergenti di esprimersi al

meglio. I risultati di Sofia sono un ot-

timo punto di partenza, ma la strada

da percorrere è ancora lunga. Siamo

pronti a intraprendere un nuovo per-

corso, con l’obiettivo di stare ancora

più vicini ad atleti, tecnici e società.»◆

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