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Ai Mondiali di Zagabria dieci azzurri in
gara in una competizione di transizione.
Lo staff tecnico avvia il ricambio
generazionale puntando su giovani e
presidio tecnico dei seniores. Obiettivo:
squadra matura e competitiva per il 2028
Dal 13 al 21 settembre, l’Arena Zagreb
ha ospitato i Campionati Mondiali se-
niores di lotta, l’appuntamento più
importante della stagione interna-
zionale. Quasi 800 atleti in gara e un
livello tecnico altissimo hanno reso
la rassegna croata una tappa di con-
fronto molto interessante per tutte e
77 le nazioni presenti.
L’Italia si è presentata con una squa-
dra di 10 atleti tra libera, femminile e
greco-romana: un gruppo rinnovato,
formato da elementi esperti e da gio-
vani già inseriti nel nuovo percorso di
costruzione del quadriennio.
Questa volta, purtroppo, non sono
arrivate medaglie. Emanuela Liuzzi,
Aurora Campagna, Enrica Rinaldi e
Benjamin Honis hanno chiuso ai ripe-
scaggi, ma anche loro non sono poi
riusciti ad approdare alle fasi finali.
Liuzzi e Honis, in particolare, han-
no comunque dato un gran bel filo
da torcere agli avversari. Per quanto
riguarda gli altri azzurri in gara – Si-
mone Piroddu, Colin Realbuto, Luca
Finizio, Laura Godino e Luca Dariozzi
– hanno trovato un campo di gara al-
tamente competitivo, tabelloni com-
plessi.
Sul piano della partecipazione, inol-
tre, alcuni elementi fondamentali
non hanno purtroppo potuto pren-
dere parte alla gara per infortunio: è
stato il caso di Aurora Russo, la gio-
vane olimpionica azzurra, di Abraham
Conyedo, anche lui atleta olimpico, e
dei grecoromanisti Nikoloz Kakhela-
shvili (infortunato al primo incontro).
Avanzato: «continuità e ricam-
bio generazionale» - Un Mondiale
di transizione, dunque, ma anche di
verifica: «Dopo le Olimpiadi di Parigi,
lo staff tecnico ha scelto di avviare
un nuovo percorso di crescita, pun-
tando con decisione su un gruppo
giovane che potesse garantire con-
tinuità e ricambio generazionale - ha
spiegato il Direttore Tecnico Nazio-
nale Salvatore Avanzato – «nel set-
tore femminile, pur non centrando
pienamente l’obiettivo prefissato, la
squadra ha confermato di essere ca-
pace di competere e mantenersi su li-
velli internazionali di assoluto valore.
La compagine maschile, invece, ha
partecipato con l’obiettivo di man-
tenere un presidio tecnico e di espe-
rienza utile come riferimento per i
più giovani. Anche le assenze hanno
pesato e si sono fatte naturalmente
sentire. La squadra di Zagabria ha ri-
sentito di questa fase di rinnovamen-
to, ma ha comunque svolto un ruolo
fondamentale».
Esperienza e presidio tecnico dei
seniores - Il concetto di presidio tec-
Mondiali Seniores
Esperienza e transizione per il nuovo ciclo azzurro
di Saverio Cambiotti – foto UWW
nico, introdotto dal DTN, è la chiave
per comprendere la strategia fede-
rale attuale: il gruppo seniores non è
soltanto la rappresentanza agonistica
più alta, ma anche il punto di trasmis-
sione dell’esperienza verso le nuove
generazioni.
«Oltre ai momenti di confronto du-
rante i raduni collegiali – precisa
Avanzato – stiamo inserendo perio-
dicamente sessioni di allenamento
interforze, dove atleti delle due fasce
lavorano insieme su aspetti tecnici
comuni. Inoltre, stiamo introducen-
do un programma di mentoring in-
terno, in cui alcuni atleti senior fun-
gono da punto di riferimento diretto
per i più giovani, condividendo espe-
rienze e metodologie».
Una visione strutturata, che punta a
trasformare il gruppo maggiore in un
laboratorio tecnico aperto, capace di
accompagnare la crescita del vivaio.
Un percorso quadriennale verso
Emanuela Liuzzi
IL RACCONTO SPORTIVO LOTTA